Si fa un gran parlare di idrogeno, in questo periodo, e sembrano in molti convinti del fatto che sia meglio dell’elettrico soprattutto per quanto riguarda la mobilità sostenibile nel trasporto pesante. Lasciando da parte i dubbi che ciò può far sorgere a livello tecnico o infrastrutturale, facciamo solo presente che, mentre all’idrogeno si dedicano ingenti risorse (o mentre si spreca tempo in battaglie d’opinione), Tesla procede con lo sviluppo e partirà con la produzione del suo camion elettrico Tesla Semi, che continua ad essere ordinato in giro per il mondo.
È ad esempio delle scorse settimane il massiccio pre-ordine, a cui è stato addirittura un comunicato stampa, di Pride Group Enterprise (PGE), società che opera tra il Canada e gli Stati Uniti e che gestisce attività di noleggio, leasing, logistica e vendita: 150 Tesla Semi già prenotati, che secondo l’azienda potrebbero diventare 500 fra non molto tempo. Secondo la società di autotrasporti nordamericana, che ha esaminato la tecnologia, l’infrastruttura e i capitali necessari per scegliere o meno il Semi, Tesla offre il miglior camion completamente elettrico di Classe 8 (18 ruote) sul mercato. Prepariamoci nei prossimi anni a vederne molti su strade ed autostrade, non solo americane. Con buona pace dei supporter dell’idrogeno.
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