Dopo oltre centotrent’anni, le chiavi dell’auto potrebbero essere definitivamente arrivate al capolinea. Grazie a Tesla, che con la Model 3 ha definitivamente messo in soffitta la classica chiave della macchina, e con esse l’espressione “chiavi in mano” che abbiamo sentito così tante volte in passato. Il nuovo modello della casa di Palo Alto, infatti, fra i motivi per cui ha fatto parlare di sé vanta anche quello di avere sostituito la chiave con una app del telefono. Un fatto questo possibile anche con Model S e Model X, che con la Model 3 va però oltre: nel momento in cui non si ha il telefono con sé, oppure non c’è campo, l’auto si apre grazie a un’apposita card.
In tasca o nella borsa non abbiamo la chiave, ma solo lo smartphone? Nessun problema, la nostra Model 3 si apre automaticamente non appena ci avviciniamo. Una volta saliti, si accende, e quando siamo giunti a destinazione si spegne, e poi si chiude. In pratica, se si installa l’apposita applicazione sul nostro telefono la Model 3 fa tutto da sé grazie alla tecnologia Bluetooth Low Energy (LE), ossia quella a basso consumo.
Ovviamente, capita a tutti di non avere campo, o di avere dimenticato, rotto, perso il cellulare. In questi casi, Tesla fornisce due tessere plastiche dotate di chip NFC (Near Field Communication), dotate quindi di una tecnologia di connettività che permette una comunicazione bidirezionale tra l’auto e la card accostate a una distanza di almeno 4 cm.
La modalità principale per aprire una Model 3 è quindi quella via app su smartphone iOS e Android. Come accennato, una possibilità che si ha anche con la Model S e la Model X, anche se con questi due modelli quando non si vuole utilizzare la chiave è necessario accedere a una sezione apposita dell’applicazione o aprire un widget.
Ad alcuni, e non solo ai nostalgici, le chiavi potranno mancare, nonostante la comodità di non dovere più portarsele appresso. Soprattutto quelle della Model S e della Model X (quest’ultima nella foto sotto), così curate, funzionali, belle sia da vedere che da toccare.
Ciò che solleva qualche dubbio, non fra chi conosce o possiede Tesla, bensì fra chi ci si sta avvicinando solo ora, riguarda la sicurezza. Noi di Tesla Club Italy, sapendo bene qual è il livello già raggiunto da Tesla in termini di cybersecurity e quali sono i continui sforzi di questa casa automobilistica per alzare sempre più l’asticella quando si parla di sicurezza (intesa in ogni senso), dormiamo sonni tranquilli. Rischia molto meno di essere aperta o accesa un Tesla con questa app, di quanto corra questo pericolo un’auto con il classico sistema di apertura/chiusura e accensione/spegnimento, e quindi con una chiave da portarsi sempre in giro.
Certo dobbiamo stare attenti a non perdere o danneggiare il nostro telefono, e a non dimenticare di avere in tasca una card di emergenza. Ma quelli sono problemi che abbiamo già con le chiavi (e mille altri oggetti) che di sicuro non dipendono da Tesla. Semmai dall’eccesso di cose che ci appesantiscono negli spostamenti, e che ridurre in dimensioni e quantità non ci farebbe affatto male.
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