Dopo che la Tesla Model Y ha fatto finalmente il suo debutto il mese scorso, durante il grande e atteso evento presso il Tesla Design Studio a Hawthorne, in California, c’è chi ha già avuto modo di provarla e di farsi un’idea di come sia la nuova creatura di casa Tesla. Come la rivista specializzata CleanTechnica, che ha fatto un primo giro di prova sulla nuova auto elettrica compatta: il giornalista Kyle Field, presente all’evento, è riuscito a testarne le prestazioni e a farne un confronto con la Tesla Model 3, anche in virtù del fatto di possederne una.
La Model Y è stata costruita sulla stessa base della Model 3 e i sedili sono gli stessi. La prima cosa che il giornalista di CleanTechnica ha però notato entrando nella parte posteriore del veicolo è che i sedili sono leggermente più alti, dando una maggiore visibilità sulla parte anteriore del veicolo. I sedili della terza fila invece sono molto piccoli, simili a quelli che si vedono sugli aerei per il personale di volo, con pochissimo spazio per le gambe: questo probabilmente è un punto debole su cui Tesla dovrà lavorare, in quanto è difficile immaginare che qualcuno possa sedersi comodamente in quei posti per un certo periodo di tempo, a meno che non si tratti di bambini.
Nella parte anteriore del veicolo si trova un touchscreen uguale a quello della Model 3, così come lo sono il resto del cruscotto ed il volante. Guardando in alto, c’è un pannello in vetro che ricopre la cabina e che attira lo sguardo, in quanto riveste quasi tutto il tetto, partendo dalla parte posteriore del parabrezza fino alla parte superiore del portellone posteriore, dando una piacevole sensazione di apertura totale all’interno della cabina, che non si ha invece nella Model 3, dove c’è solo un singolo pannello di vetro sopra il conducente e il passeggero, con un altro grande pannello che parte da appena di fronte ai passeggeri dei sedili posteriori fino alla coda della macchina. Stando alla testimonianza di Field, sulla Model Y non solo si ha una sensazione di maggior libertà, ma anche il design dell’autovettura è migliore, in quanto più funzionale di quello della Model 3.
Per quanto riguarda la guida, in realtà, nessuno al momento è in grado di provare la nuova Model Y al di fuori della ristretta cerchia del personale Tesla, cosa del resto normale e già avvenuta quando è stata presentata la Model 3 per la prima volta. Un membro dell’equipaggio Tesla responsabile dell’auto su cui è stato fatto il giro di prova, ha così portato l’autore di CleanTechnica sul percorso standard fuori dal Design Studio per un giro veloce, dove è emersa un’impressionante accelerazione su rettilineo. Il conducente inoltre aveva anche specificato di non essere su una Model Y ad alte prestazioni, confermando le potenzialità del crossover tra i più veloci esistenti, mantenendo comunque una guida al massimo della sicurezza.
Dopo aver fatto una rotatoria veloce è seguita una serie di slalom, sempre nell’ottica di testare la macchina in curva e con movimenti anche bruschi. Nonostante il pieno carico e l’andamento vivace l’auto ha mostrato un’ottima tenuta di strada. Secondo la recensione di CleanTechnica, insomma, si può dire che nel complesso la Model Y è simile alla Model 3, in quanto la maggior altezza della Y non ha sostanzialmente alcun impatto sulle caratteristiche di guida della vettura. Un’impresa davvero eccezionale per un’auto che racchiude uno spazio in volume da quasi 1870 litri.
Ciò che cambia, a quanto pare, è che le sue caratteristiche la rendono appetibile per una fetta di pubblico ancora più ampia di quanto non stia già avvenendo con la Model 3. Tanto che, secondo le previsioni, la Model Y venderà più di tutti e tre gli attuali veicoli Tesla messi insieme, diventando una delle auto (non solo elettriche) più vendute al mondo.
Ultimi commenti