“Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana… e non sono sicuro della prima.” A questa celebre citazione, attribuita ad Albert Einstein, abbiamo la triste opportunità di pensare molte volte. In certi casi, però, la stupidità di alcuni essere umani è tale da andare a cozzare contro ogni forma di buonsenso. L’ultima moda in ordine di tempo, travestita da “protesta” e non definibile se non appunto come “stupida”, è quella di alcuni tizi che, in alcune zone degli USA, nelle ultime settimane si sono divertiti ad occupare abusivamente le stazioni Supercharger di Tesla, infastidendo chi doveva ricaricare la propria auto elettrica ed urlando puerili insulti al marchio californiano.
Lo chiamano “ICE-ing” (ICE è l’acronimo di Internal Combustion Engine) ed è il nuovo passatempo di quelli che la rivista Clean Technica definisce giustamente dei “brain-dead” con tanto testosterone e pochi neuroni: ci si piazza coi propri pickup e fuoristrada negli spazi dei Supercharger riservati a chi possiede una Tesla, si minaccia o disturba chi arriva per ricaricare la propria auto e si urlano insulti a Tesla e a ciò che rappresenta. Una pratica infantile e insensata che ricorda quella del cosiddetto “rollin-coal”, quella che qualche anno fa portava decerebrati simili a modificare i loro motori, possibilmente diesel, in modo da far fare ai loro tubi di scappamento la maggior quantità di fumo nero possibile (se da scaricare sul malcapitato possessore di Toyota Prius tanto meglio).
È vero, questi episodi si sono verificati negli ultimi tempi soprattutto in stati come la North Carolina, il Texas o il Tennessee, non proprio un baluardo delle idee più innovative o progressiste. Ok, per alcuni è importante compensare determinate mancanze con l’assurdità delle proprie azioni e con le dimensioni del proprio mezzo meccanico. Prendiamo poi atto che, anche negli USA, prendere di mira ciò o chi si ritiene a torto o a ragione “radical-chic” (per usare un termine di moda dalle nostre parti), oltre che la tipica invidia sociale americana mostra la grandezza della frustrazione di chi non vuole o non sa come stare dietro a un mondo che cambia (in meglio, nel caso della diffusione della mobilità elettrica), restando schiavi del proprio ristretto orizzonte mentale.
Del resto, lo si può anche capire, con Tesla in costante ascesa e la Model 3 che per tutto il 2018 è stata l’auto del segmento premium più venduta negli Stati Uniti, ad alcuni è capitato di perdere la trebisonda per l’invidia ed il senso di impotenza verso mutamenti che, tanto nel mondo automotive quanto in quello dell’energia, stanno travolgendo chi si ostina a non voler cambiare le proprie abitudini. Ma quanto avvenuto negli scorsi giorni è molto irritante, ed è spiegabile solo chiedendo aiuto all’antropologia, oltre che ovviamente alla psicologia.
In Italia la moda di attaccare con notizie false o stucchevoli luoghi comuni chi ha un veicolo elettrico è uno sport riservato ancora a pochi (che generalmente si ritengono esperti di energia e trasporti). Ci sono categorie di persone più facilmente attaccabili di chi possiede un’auto elettrica, sia essa una Tesla oppure no. E poi diciamocelo, spesso non serve organizzare “proteste” idiote come il cosiddetto “ICE-ing”, nel nostro Paese, per occupare abusivamente i parcheggi e le colonnine riservate ai veicoli elettrici: bastano l’inciviltà e la solita atavica mancanza di educazione e senso civico. Quante volte vi è capitato di vedere auto con motore a scoppio in sosta in un parcheggio riservato a un’auto elettrica?
Ci vorrà del tempo prima che questi buzzurri accettino ciò che, nell’arco di pochi anni, diventerà la norma. Nel frattempo, chiudiamo come abbiamo aperto, con un’altra citazione celebre, questa volta di Arthur Schopenhauer: “Ogni verità passa attraverso tre fasi: all’inizio è ridicolizzata, poi è violentemente contrastata, infine la si accetta come evidente”. Siamo già alla seconda fase. Per arrivare alla terza serve ancora una breve attesa. E a quel punto, ci scommettiamo, molti dei piccoli macho travestiti da duri che perdono tempo nei parcheggi degli Stati Uniti meridionali saranno i primi a lasciare i loro scassoni fumanti e a innamorarsi del pickup Tesla.
Nel frattempo, semmai vi capita di trovare un mezzo non autorizzato ad occupare un Supercharger o una qualsiasi altra postazione di ricarica, potete sempre fare come il Tesla owner che, sul canale Youtube “Tesla Trip,consapevole della potenza della sua Model X (può trainare un aereo, figuriamoci se non può fare lo stesso con un piccolo fuoristrada), ha condotto un esperimento di “DE-ICE-ing”. Eccolo qua sotto.
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