Tra big ci si intende e, a volte, ci si complimenta. Poche ore fa Sundar Pichai, CEO di Google, si è congratulato con Elon Musk rispondendo al tweet dove Elon annunciava i 232.000 pre-ordini raggiunti per la Tesla Model 3. “Congrats, exciting times“, ha scritto Sundar Pichai. Sintetico, rapido ma… simbolico. Perché nessuno, oggi, ignora Tesla ed il successo clamoroso di un numero così alto di prenotazioni. Nessuno, oggi, può più pensare che il motore a scoppio possa ancora perdurare.
Difficile dire se questo successo, considerato il mercato di riferimento, sia il successo imprenditoriale più importante al mondo. Facile dire, e forse doveroso, che siamo tutti di fronte ad uno dei più grandi ed epocali cambiamenti storici. Riprendo un concetto importante che ho letto alcune ore fa nei social: le altre case automobilistiche spendono dispendiosi budget Marketing e pubblicitari per portare incerti potenziali clienti dentro ai concessionari per comprare auto di cui si conosce tutto. Tesla, che di concessionari non ne ha, ha avuto per ore e ore centinaia di persone in fila davanti ai propri store in tutto il mondo per ordinare un’auto di cui non si conosceva niente. Se non volete credere a Tesla, al successo che ha, alla rivoluzione da essa scatenata ed a tante altre cose… credete almeno a questa differenza stupefacente.
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