Questo è un piccolo passo per l’uomo, un grande salto per l’umanità. Potrebbe essere questa la sintesi, a caldo esagerata, di quanto appena presentato da Elon Musk e da Tesla. E’ la versione 8.0 del pilota automatico Tesla, disponibile per le vetture prodotte da Ottobre 2014 in poi e munite della feature che più di tutto rappresenta il vero futuro dell’automobile: non solo interconnessa ma anche – e soprattutto – autonoma.
A livello popolare, Tesla stupisce, e lo ha sempre fatto, per prestazioni, potenza, bellezza e tecnologia ma in realtà Tesla punta a ben altro. Dopo aver cambiato il modo con cui le auto si muovono (transizione dal petrolio all’elettrico), Tesla sta cambiando il “chi le fa muovere”. Non più l’umano. Le auto saranno completamente autonome. Oggettivamente può sembrare esagerata la frase di apertura articolo. Tuttavia, Elon ha rimarcato come una Tesla con autopilot sia tre volte più sicura di un’auto sprovvista.
Per arrivare alla completa autonomia dell’auto, il percorso è obbligatoriamente progressivo e fatto di continui miglioramenti. Indubbiamente mancano ancora alcuni anni per dormire alla guida e farsi venire a prendere dall’auto ma… ci si arriverà. Ed è un punto fermo da cui Elon è sempre partito. Nel frattempo, la priorità è ovviamente la sicurezza, tant’è che Tesla, proprio in questi minuti, ha appena terminato la conferenza stampa dove ha comunicato le integrazioni al sistema di guida (semi)autonoma grazie all’update alla versione 8.0 del software.
Il 31 Agosto, Elon scriveva:
We need to do one more minor rev on 8.0 and then will go to wide release in a few weeks
— Elon Musk (@elonmusk) 31 agosto 2016
Ma soprattutto:
Major improvements to Autopilot coming with V8.0 and 8.1 software (std OTA update) primarily through advanced processing of radar signals
— Elon Musk (@elonmusk) 31 agosto 2016
Quindi, come Elon aveva annunciato, il principale aggiornamento al pilota automatico consiste proprio nel radar. Nella sua nota, Tesla spiega che il radar era inizialmente concepito come un sistema di supporto, da affiancare all’elaborazione data dalle telecamere. Ora, invece, Tesla lo vuole rendere la tecnologia principale con cui analizzare tutto ciò che sta attorno all’auto (e di conseguenza anche le azioni da intraprendere). Il radar può dare falsi positivi ma la versione 8 consente di leggere più accuratamente gli ostacoli, creando un fotogramma ogni decimo di secondo così da monitorare, attimo dopo attimo, come si stiano eventualmente muovendo oggetti o altri veicoli attorno all’auto. Tra gli ostacoli, Tesla cita in particolare gli oggetti metallici (che riflettono i segnali radar, rischiando di invalidare l’analisi degli stessi).
Le migliorie introdotte, dice Tesla, probabilmente avrebbero potuto salvare la vita di Josh Brown (che ricordiamo, però, essere morto in circostante particolarmente in grado di scagionare Tesla, ne abbiamo parlato qui).
A parte questo, dall’upgrade emerge l’ulteriore potenzialità di una precisa caratteristica del pilota automatico Tesla: l’interconnessione con un sistema centrale che raccoglie tutte le informazioni elaborate ed inviate dalle singole auto (auto Tesla, si intende) circolanti in tutto il mondo. Si parla sempre poco di questo aspetto più “informatico” (che mi attrae molto personalmente, visto la mia professione ed il mio settore) e che però, è il cuore di questa tecnologia. I segnali stradali, ad esempio, possono essere letti ed esaminati da una Tesla qualsiasi e poi essere condivisi automaticamente a tutte le altre auto. In questo modo, qualsiasi altra Tesla avrà – di base – informazioni aggiuntive che potranno determinare più facilmente, ed in minor tempo, cosa la strada, in quel preciso istante, ha e presenta. Una sorta di database centrale, una whitelist, con la quale arricchire enormemente la capacità di analisi di ogni singola auto.
Nonostante tutto ciò, Elon ha voluto comunque raccomandare un utilizzo intelligente dell’autopilot:
“I do want to emphasize that this does not mean perfect safety”. Perfect safety is really an impossible goal. It’s really about improving the probability of safety, that’s really all you can accomplish“.
Per contro, ha anche specificato che il sistema potrebbe anche essere considerato fuori la fase Beta. Tuttavia, continuare a ritenerlo tale è un ulteriore avvertimento di prudenza (ed un deterrente) per tutti coloro che incoscientemente abusano del pilota automatico. Su questo punto, infatti, Tesla è intervenuta rendendo ancora più visibili i warning dell’auto, oltre che disattivando completamente il sistema qualora il conducente ignori tre avvertimenti in un’ora di tempo.
Nella nota sul blog di Tesla, potete leggere anche gli altri aggiornamenti “minori” contenuti nella versione 8.0.
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