Problema–>Risoluzione del problema. E’ quello che ha fatto Tesla per quanto riguarda i famosi incendi avvenuti nelle Tesla Model S a seguito di impatti ad alta velocità contro oggetti più o meno contundenti. Noi ne avevamo parlato in un articolo Qui.
Pur considerando che le probabilità di incendi nelle auto elettriche, dati alla mano, sono molto più basse, Tesla è passata all’azione riconoscendo di poter, oggettivamente, migliorare e proteggere meglio il pacco batterie, costruendo uno “scudo” fatto in titanio e alluminio pronto a deviare gli oggetti colpiti o, in caso non ci riesca, a proteggere comunque da urti anche ad alta velocità.
Ovviamente sono stati fatti numerosi test (ben 152) con materiale che si potrebbe venire a trovare in mezzo ad una strada o una carreggiata. Grazie a questi fotogrammi slow motion, è possibile constatare cosa avvenga precisamente.
In tutti i test la sicurezza della batterie non è mai stata compromessa, evitando pertanto qualsiasi rischio di incendio.
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A quanto pare, non solo è stato diminuito o azzerato il rischio di perforazione batteria ma addirittura è stata resa la già estremamente sicura Model S quasi, ci viene da dire, indistruttibile.
Le Model S che sono uscite dalla fabbrica dopo il 6 Marzo sono già dotate di questa protezione sottoscocca. Per tutte le altre, gratuitamente, sarà possibile richiederne il montaggio. Tesla precisa che questo nuovo elemento non incide in nessun aspetto importante dell’auto, nemmeno sull’autonomia. Sono stati effettuati anche test nella galleria del vento, senza nulla degno di nota.
La deduzione è automatica: anche la Tesla Model X e la futura Tesla Model E saranno munite di questa modifica. Come dire, esperienza docet.
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