Nonostante il coronavirus e le misure sempre più restrittive adottate anche in Germania, i lavori a Berlino per la costruzione della prima Gigafactory europea sembrano procedere. A rivelarlo è il video aereo del giovanissimo Youtuber Tesla Kid Grünheide, che mostra un’attività abbastanza intensa nel cantiere tedesco della Giga Berlin. La fabbrica, la cui apertura subirà probabilmente qualche rinvio rispetto ai piani iniziali, sta anche portando altri importanti costruttori di batterie ad insediarsi in quella regione.
Mentre da una parte nelle Tesla factory americane lo stop iniziato lo scorso 24 marzo si protrae (e purtroppo vengono confermati i primi casi di impiegati positivi al COVID19) e dall’altra in Cina la produzione è ripartita a ritmo spedito – raggiungendo addirittura i tremila esemplari di Model 3 fabbricati ogni settimana, in Europa si fa quel che si può nel bel mezzo di una pandemia di cui ancora non si vede con certezza la fine.
Superate le vicissitudini legate ai contrasti con alcuni ambientalisti locali, disturbati all’idea di vedere tagliare degli alberi di una piantumazione artificiale (che sarebbero stati piantati altrove, secondo le promesse di Elon Musk, in un numero tre volte maggiore) per fare spazio alla fabbrica Tesla ed al rinvenimento sotto terra di alcune bombe inesplose risalenti alla seconda guerra mondiale, i lavori per la costruzione della Gigafactory Berlin erano previsti per marzo. E nonostante tutto così è stato.
All’avvio del cantiere doveva esserci anche lo stesso Elon, cosa che per ovvie ragioni non è potuta avvenire. Ma appunto i lavori sono partiti, e stando a queste immagini aeree sembra che se non sono a pieno ritmo poco ci manchi. Nei piani di Tesla la costruzione della sua prima mega-fabbrica europea doveva essere talmente veloce da permettere la fabbricazione della prima Model Y a luglio 2021. Un piano che, se già sembrava parecchio ambizioso prima dell’emergenza da COVID-19, adesso sembra ben poco realizzabile.
Comunque vada, il fatto che i lavori siano iniziati e procedano (ricordiamo che anche in Germania, seppure non ci siano ancora divieti espliciti di uscire di casa, molte fabbriche sono chiuse, così come le scuole, gli asili e gran parte delle attività commerciali) è una buona notizia. E ci fa vedere quella luce in fondo al tunnel di cui abbiamo veramente molto bisogno, al momento.
Nella Gigafactory berlinese, una volta finita la sua costruzione, si costruiranno auto elettriche come la Model Y prima ed altri modelli poi. In seguito anche powertrian e batterie. Quest’ultimo è un aspetto molto importante, nell’ottica di veder avviare una filiera delle batterie nel vecchio continente, dopo anni di indiscusso dominio asiatico. Grandi produttori di batterie stanno infatti seguendo la scia di Tesla, investendo in certi casi nel Brandeburgo, ossia proprio laddove sta sorgendo la fabbrica di Tesla. Come BASF, che per il suo secondo sito produttivo europeo di materiali per batterie ha scelto appunto la regione attorno a Berlino, con un investimento da 400 milioni di euro.
Come abbiamo già detto in passato, la nascita di una Tesla factory su suolo europeo è una buona notizia per vari motivi. Uno di questi è che molti altri produttori sia di auto elettriche che di batterie seguiranno l’esempio di Musk e co. Del resto, anche se tendiamo a dimenticarcelo, nel vecchio continente l’expertise non manca, ma anche perché di questo passo quello europeo si avvia ad essere il mercato di veicoli elettrici più importante del mondo.
Le immagini aeree del cantiere della Giga Berlin sono state girate dal tredicenne Tesla Kid senza il permesso di Tesla.
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