Un passo in più verso la distribuzione su larga scala della Tesla Model 3 è stato fatto. Ora le consegne non riguardano più solamente i dipendenti Tesla e i loro familiari, ma anche le persone esterne all’azienda che per prime hanno preordinato l’auto elettrica da oltre mezzo milione di esemplari l’anno. A riportarlo sul Web sono stati alcuni siti specializzati che, alcune ore fa, hanno appunto svelato come ai primi “Model 3 Owners” stia arrivando via mail l’invito da Palo Alto di iniziare a configurare il proprio veicolo. E serve farlo alla svelta, perché a quanto pare le prime consegne avverranno entro la fine di dicembre.
Con tutto ciò che si è letto negli ultimi mesi sui “colli di bottiglia”, il “production hell” e i ritardi nella produzione della Model 3, è stata decisamente una sorpresa per tutti. A partire da coloro che si aspettavano di dovere attendere ancora settimane, se non mesi, per ricevere questo messaggio. E invece è arrivato: “Get started”. La configurazione sembra identica a quella ricevuta in questi ultimi mesi dai dipendenti Tesla che già girano per le strade americane con la loro nuova Tesla.
Le consegne verranno fatte in base alla data del pre-ordine e alla collocazione geografica del cliente. Se si vive più vicini alla fabbrica di Tesla si ha la possibilità di ricevere prima la consegna. In pratica, se si è ordinata una Model 3 e si abita in California, magari nella zona di San Francisco, fra circa quattro settimane ci si potrà recare a Freemont per ritirare la propria auto. Se poi si è già un possessore di una Tesla la priorità è assicurata.
Le possibilità per i nuovi Tesla Owner al momento sono due: scegliere e ricevere prima una Model 3 con maggiore autonomia e aggiornamenti premium, oppure mantenere l’ordine per il modello base da 35mila dollari e non perdere la priorità una volta disponibile (si parla di inizio 2018). Secondo la messaggistica del configuratore, invece, chi vuole la versione “dual motor all-wheel drive” dovrà attendere fino alla primavera del prossimo anno.
I costi, ovviamente, variano a seconda degli optional e degli upgrade che si sceglie di avere. Ad esempio, per l’opzione “Long Range Battery”, capace di offrire un’autonomia di circa 500 km, e una serie di “Premium Upgrades” che includono fra le altre cose il tettuccio di vetro, il migliore impianto stereo disponibile e delle rifiniture più accurate, il prezzo può salire fino a 49mila dollari.
Le consegne ai nuovi possessori di Tesla erano previste per la fine di ottobre, poi rinviate per i ritardi cui sopra. Senza una inziale produzione dei 5mila esemplari alla settimana, infatti, non è possibile cominciare a fare davvero fronte per tempo a tutte le richieste. Ora sembra che la situazione si stia sbloccando, riducendo i tempi dei rinvii e nonostante l’impegnativo arrivo della nuova Tesla Roadster e soprattutto del camion elettrico Semi. La casa automobilistica californiana punta a raggiungere il livello di produzione di 5mila auto a settimana nei primi mesi del 2018, per poi aumentarlo gradualmente nel corso della seconda metà dell’anno.
Nel frattempo, se volete conoscere meglio la Model 3 e avete circa un’ora di tempo da dedicarle, guardate questo approfondito video del “Model 3 Owners Club”. Alla fine vi sembrerà quasi di averla già vista dal vero. O quasi. Buona visione!
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