Nonostante ci fosse anche chi non ci credeva più, visti i mesi di ritardo, Tesla è riuscita a raggiungere i livelli di produzione necessari per far fronte all’enorme richiesta di Model 3. Il “production hell” è così destinato a restare solo un brutto ricordo, o comunque un’importante lezione per il lancio e la fabbricazione dei prossimi modelli. Secondo il sito specializzato Electrek, nell’ultimo trimestre il risultato è stato raggiunto due giorni prima della fine dello stesso. Non solo, in questi giorni il costruttore californiano ha anche raggiunto un altro importante obiettivo: le prime 100mila Model 3 prodotte!
Quella dei problemi risolti in casa Tesla è una buona notizia per due motivi importanti: primo, le Model 3 arriveranno davvero anche in Italia entro la prossima estate; secondo, Tesla inizierà ad avere profitti, portando anche i lunghi anni in cui le perdite sono state ben più consistenti dei ricavi un passo in più verso il cassetto dei tempi duri.
Finalmente ci siamo: Tesla nel terzo trimestre del 2018 ha prodotto fra le 50 e le 55mila Model 3, centrando – seppur con oltre un anno di ritardo – i suoi ambiziosi obiettivi di produzione. Secondo fonti “credibili” e vicine all’azienda, assicura Electrek, il produttore californiano di auto elettriche ha avuto una settimana particolarmente produttiva nella seconda metà del mese di settembre, tanto da avere raggiunto la produzione di circa 1.100 Model 3 per 4 giorni della settimana in questione, e circa 800 per gli altri tre, per un totale di oltre 6.700 veicoli in soli sette giorni.
Un risultato importante, sia perché Tesla non era mai riuscita prima a raggiungere tali livelli, sia perché questi numeri portano ad un totale di circa 80mila auto prodotte dalla casa di Palo Alto nel corso dell’ultimo trimestre. In effetti, sempre a settembre Elon Musk (accusato di frode dalla SEC ma non per questo meno incline a elencare i successi dell’azienda da lui capitanata) aveva affermato che Tesla si dirigeva verso “il trimestre più incredibile della sua storia”, dato che “stavano producendo e consegnando più del doppio di quanto fatto nel trimestre precedente”.
I numeri riguardanti le consegne sono in realtà meno chiari di quanto non sia riguardo a quelli provenienti dalla fabbrica, ma ci auguriamo possa essere davvero così anche per quelli. Una volta prodotto il numero richiesto di auto, è infatti non banale riuscire a consegnarle tutte nel minore tempo possibile (e in seguito garantirne un adeguato servizio in caso di necessità). E poi diciamolo, più auto si producono, e più in fretta, prima la Model 3 potrà sbarcare anche in Europa e in Italia.
Ciò che per il momento ci basta sapere, comunque, è che di questo passo Tesla non sarà più in perdita, che la mobilità elettrica globale grazie alla diffusione della Model 3 sta avendo un successo eclatante e quindi una diffusione ben più grande, ma anche che sulle strade di tutto il mondo ci sono sempre più Tesla. Se si considerano i numeri di cui sopra, infatti, significa che la casa californiana sta producendo quest’anno circa 320mila auto elettriche. Non male, soprattutto se si considera che soli sei anni fa (nel 2012) erano state 2mila in un intero anno!
Molte di queste sono destinate al vecchio continente: le Model 3 destinate al mercato europeo sono ormai in produzione. Dallo stabilimento di Fremont ne sono usciti già sette esemplari, spiega Quattroruote: tre a trazione posteriore e quattro trazione integrale, destinati a collaudi e crash test (che si spera otterranno gli stessi risultati di quelli eseguiti negli USA). Le Model 3 destinate all’Europa hanno ovviamente qualche piccola modifica, nella fanaleria posteriore e nelle frecce, ma anche in un frontale leggermente diverso. La vera differenza è quella del connettore per la ricarica: mentre negli Stati Uniti Tesla usa una presa sua, i modelli europei avranno un attacco standard Mennekes di tipo 2.
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