Il 2020 non poteva iniziare meglio per Tesla. La casa californiana, infatti, non è solamente schizzata alle stelle a livello di vendite e valore in borsa, non solo è stata premiata ancora dal programma europeo di valutazione delle nuove automobili Euro NCAP con la Model 3 e la Model X tra le “Best in class 2019”; ha anche iniziato il nuovo anno aggiornando la mappa dei suoi Supercharger con un sacco di nuove posizioni e percorsi. Che, nell’arco delle prossime settimane o mesi, saranno coperti dalla rete di ricarica rapida di casa Tesla.
Avere molti punti di ricarica è l’obbiettivo di tutte le case automobilistiche che producono auto elettriche. La paura della Range Anxiety, infatti, se non addirittura quella di “restare a piedi”, sembrerebbe ancora un punto che rende titubanti potenziali automobilisti desiderosi di convertirsi all’elettrico.
Tesla, lo sappiamo bene, a questo proposito è sempre stata all’avanguardia, anticipando un po’ ovunque i sistemi di infrastrutture di ricarica nazionali e vantando oggi il maggior numero di stazioni e colonnine in tutto il mondo. Infatti, dopo aver superato i ritardi dovuti all’implementazione dei Supercharger V3, tecnologia di nuova generazione di Supercharger a ricarica ultra rapida, Tesla è finalmente riuscita a mantenere le sue promesse sull’espansione della sua rete di ricarica (in corso anche in Italia), installando oltre 2.000 nuovi Supercharger nella seconda metà del 2019 e superando i 15.000 in tutto il mondo.
Elon Musk ha dichiarato a tal proposito che Tesla sta aumentando la produzione di Supercharger V3 e ci si aspetta che la distribuzione acceleri appunto nel 2020. Intanto sono state aggiornate le sue mappe con nuove posizioni, aggiungendo nuove stazioni addirittura nel circolo polare artico, oltre che confermare l’espansione già annunciata da anni nell’Europa dell’Est.
Le nuove mappe infatti includono più stazioni non solo in mercati consolidati come Stati Uniti e centro-nord Europa, ma anche in zone più remote del Canada (Tesla sta aggiungendo ad esempio diverse stazioni di ricarica in Québec, mercato in rapida crescita grazie ai forti incentivi locali sui veicoli elettrici e al basso costo dell’elettricità) o in nuovi mercati come Russia, Ucraina e Turchia. Oltre, ci fa piacere farlo presente, in diverse isole del Mediterraneo come la Corsica e, finalmente, le nostre Sicilia e Sardegna (dove peraltro l’assenza di Supercharger non ha mai impedito finora la possibilità di organizzare ENEROAD, la più importante manifestazione sarda a zero emissioni).
E voi, dove vorreste che Tesla installasse i suoi Supercharger? Fateci sapere nei commenti quali nuove stazioni vi interessano e dove volete che Tesla si espanda.
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