Non solo Tesla Semi. Ieri sera, durante l’evento di presentazione del camion elettrico della casa di Palo Alto, a sorpresa è stato presentato anche un nuovo bolide destinato a ingrandire la sua flotta: è la nuova Roadster, un concentrato di velocità e tecnologia capace di passare da zero a cento km orari in due secondi scarsi. Ma soprattutto di raggiungere i mille chilometri di autonomia.
E’ stato un inatteso regalo praticamente per tutti, ma durante l’attesa presentazione del Tesla Semi Truck, Tesla ha lanciato anche la sua nuova hypercar: batteria da 200 kWh, design avveniristico, velocità massima stellare (si parla di 250 miglia orarie, vale a dire più di 400 km/h!), 4 posti nonostante si tratti di una supersportiva. La nuova Roadster, diretta discendente della prima creatura di Tesla, è una bellissima auto destinata però (dal 2020) a pochi privilegiati. Prezzo base: 200mila dollari.
La nuova supercar elettrica di Tesla è stata appunto una bella sorpresa, durante l’evento, ma nonostante ciò non ha offuscato il vero protagonista della serata: Tesla Semi. Potenzialmente destinato a cambiare le sorti del mondo della mobilità grazie al suo contributo nel ridurre l’inquinamento atmosferico, il camion elettrico di Tesla è un “mostro” da 800 km di autonomia, capace grazie ai suoi 4 motori indipendenti di accelerazioni importanti: la motrice può passare senza carico da zero a cento km/h circa in 5 secondi, contro i 15 secondi di un diesel.
Ma il confronto con i concorrenti si fa impietoso a livello di costi di gestione, il 20% in meno rispetto a un diesel. Anche la sicurezza è superiore, assicura Tesla: fino a 10 volte in più per l’autista anche se paragonato al treno. E la ricarica? Nei suoi “Megacharger” potrà ricevere in trenta minuti quella necessaria a percorrere oltre 640 chilometri. Sarà fabbricato dal 2019, e costerà più o meno come la Roadster: dai 200 ai 250mila dollari.
Insomma, in un colpo solo Tesla presenta al mondo altre due creature, capaci di raggiungere e solleticare i desideri di target molto diversi fra loro. Ma entrambi dal potenziale impatto sui mercati e sulla tutela dell’ambiente di grande portata.
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